Venezia, consigli per i visitatori
I primi abitanti si stabilirono nella laguna veneta per sfuggire alle invasioni barbariche che infestavano le coste italiche nel V e VI secolo dopo Cristo. Il fenomeno migratorio che portò alla fondazione di Venezia continuo finò all’anno 700 circa. In quella data le isole lagunari si radunarono e affidarano la loro guida al primo doge, Orso. L’insediamento di li al XII secolo evolvette fino ad assumere il nome attuale, Venezia.
Chi visita Venezia si divide in chi ci arriva per la prima volta e chi ci torna alla ricerca di nuovi bellissimi, cuoriosi e nascosti itinerari di cui la città è piena. Venezia è come uno scrigno pieno di gioielli uno più bello e affascinante dell’altro da scoprire, ammirare ed in cui perdersi e fantasticare. Nella città lagunare si respira arte, lo sguardo si perde nelle fiabesche architetture, lo spirito si ricrea nella scoperta di cortili e pietre ricche di storia.
Consigliamo di girare per Venezia a piedi per godere dell’atmosfera unica che solo questa città può trasmettere al visitatore.
A chi visita la città per la prima volta consigliamo di vedere:
– Piazza San Marco e la Basilica
– il Ponte dell’Accademia
– il Ponte di Rialto
– i Mercati di Rialto
– i Frari
– il quartiere di Dorsoduro
– il Ghetto
– Campo Santa Margherita
– Palazzo Ducale ed il Campanile
Alcune curiosità:
– la prostituzione a Venezia era permessa e regolamentata. Se ne ha notiza certa sin dal 1530, anno in cui Venezia contava già 11.000 prostitute ufficiali su una popolazione di 120.000 abitanti. Il motivo di tale tolleranza è legato al timore della classe governante che la sodomia si impadroinisse della città e per salvaguardare la virilità della propria cittadinanza incoraggiò la prostituzione.
– il simbolo di Venezia è il famosissimo Leone. Qualsiasi luogo Venezia riusciva a conquistare veniva “marchiato” con il vessillo della Repubblica, il Leone di San Marco. La leggenda narra che un angelo annunciò a San Marco che un giorno avrebbe riposato nella laguna. Nel 828 alcuni mercanti Veneziani trafugarono il corpo del santo da Alessandria d’Egitto realizzando così la profezia.
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