Cosa mangiare in Sicilia
Fare un elenco esaustivo dei piatti tipici della Sicilia è una missione impossibile. La cucina siciliana è a ragione considerata la più ricca e scenografica d’Italia. Le sue specialità conservano la traccia delle contaminazioni culturali di tutti i popoli che l’hanno dominata. Oltre che delle mille sfumature che le hanno saputo regalare le reinterpretazioni che ne hanno fatto ogni città, comune o quartiere. Ognuno apportando le proprie specifiche peculiarità territoriali o culturali. La Sicilia ama abbondare nella preparazione dei suoi piatti delle materie prime tipiche di questa terra baciata dal sole. Limone, arance, fichi d’india, gelse, mandorle, pistacchi, zafferano, menta origano, capperi, ricotta ed olive sono tutti elementi simbolo di questa cucina ricca e generosa.
La regina dello street food
La Sicilia è considerata anche la regina dello street food italiano. La classifica, redatta dal network americano Virtual Tourist, pone Palermo al 5° posto tra i migliori produttori di cibo da strada al mondo. Camminando per le strade delle città o perdendosi nei suoi folkloristici mercati, è facile trovarsi rapiti dai più variegati ed invitanti profumi provenienti da bancarelle, chioschi, rosticcerie, bracerie che offrono arancini, crocchè, carne alla brace, panini imbottiti, pizze e mille altre leccornie che neanche l’immaginazione più fervida avrebbe potuto inventare.
Alimenti unici per piatti dal gusto inimitabile
Sono numerose le leccornie tipiche di questa regione, base essenziale dei piatti tipici della Sicilia. Per citarli tutti forse sarebbe meglio realizzare un’enciclopedia. Noi ci limiteremo a parlare di alcune di queste prelibatezze come ad esempio le mandorle di Avola, la cui coltivazione ha origini secolari. Del fico d’India, importato nel XV secolo sull’isola dall’America centro meridionale e che ha trovato il suo clima ideale sulle pendici dell’Etna. Delle arance rosse tipiche della pianura di Catania ma degli agrumi in generale che di quest’isola sono uno degli alimenti più tipici. O ancora il pomodoro di Pachino. Certificato IGP, famoso non solo per la sua forma rotonda, quasi perfetta, ma anche per essere croccante fuori e morbido dentro.
L’isola è famosa anche per la sua produzione di grano. Si presume che fin dal 3000 avanti Cristo le popolazioni locali si dedicassero a questa coltura. La Sicilia vanta 50 grani antichi. Viaggiando per l’Isola è possibile ammirare anche in una stessa zona un mare di diversi colori propri di ogni specifica varietà di grano che per tempo di maturazione e terreno della semina regalano viste mozzafiato. La fama di alcune prelibatezze ha varcato da tempo i confini nazionali. è il caso del pistacchio di Bronte, anche detto l’oro verde.
I piatti tipici della Sicilia
Come per gli alimenti tipici dell’isola, alla base di una diversità alimentare forse unica al mondo, anche per i piatti tipici sarebbe probabilmente più adeguata una raccolta enciclopedica per raccoglierli tutti. I piatti tipici della Sicilia vantano spesso origine antiche. Sono in molti casi il frutto della commistione di gusti e sapori di culture diverse che qui si sono mischiate tra loro. Devono il loro successo alle caratteristiche uniche regalate agli ingredienti dalle proprietà uniche di una terra circondata dal mare. E ha caratteristiche irripetibili date ad esempio dall’influsso dell’Etna.
I piatti tipici della Sicilia certamente più conosciuti sono la parmigiana di melanzane, i cardi fritti in pastella, il pane con la milza, lo Stocco ‘a ghiotta o alla Messinese, pasta c’anciova, pasta con broccoli (o vruccoli) arriminati, la caponata, il pane cunzatu, l’arancino o arancina, il cous cous, la pasta con le sarde, gli anelletti al forno, le panelle e crocché e la pasta alla norma. Parte integrante della cultura culinaria dell’isola sono anche le varie pizze rustiche. Hanno vari nomi in base alla zona. Da sfinciuni, a cudduruni, scacciate, ‘nfriulati, imbriulati e pitoni. Possono essere a base di pasta di pane, con cipolle, pomodori, acciughe, caciocavallo, verdure cotte e salumi vari.
I dolci tipici della Sicilia
I dolci in Sicilia sono strepitosi. Per citare solo i più famosi abbiamo le Minni di virgini. La frutta Martorana, la coreografica imitazione di frutta e verdura a base di pasta di mandorle. La pignolata o pignoccata, simile agli struffoli napoletani. Le zeppole di riso, tipiche di Catania dove sono conosciute come le benedettine in onore delle monache che le hanno portate a noi. Ci sono poi gli Sfinci di ricotta che si ritiene siano una delle più antiche ricette siciliane. I Cannoli siciliani, in origine un dolce carnevalizio, sono invece ormai famosi in tutto il mondo, Altro dolce prelibato e famoso è la cassata siciliana anch’essa a base di ricotta. Arrivando al famosissimo cioccolato di Modica che nasce da una ricetta Azteca.
I vini della Sicilia
Ovviamente per accompagnare i piatti tipici della Sicilia è necessario poter contare su vini unici di eccellente sapidità. La scelta non manca. Le cantine di vino sono sparse su tutta l’isola e regalano rossi, bianchi, rosati, vini liquorosi e spumanti d’eccellenza. I vitigni autoctoni sono numerosi. Il più antico si ritiene sia lo Zibibbo, importato dai Fenici a Pantelleria. Ma autoctoni sono anche il Nero d’Avola, il Catarratto, il Grillo, il Frappato, il Perricone e l’Inzolia.
La produzione di vino è particolarmente concentrata nelle zone di Trapani, Agrigento e di Palermo. Nonostante la varietà di vitigni la Sicilia vanta al momento solo un DOCG, il Cerasuolo di Vittoria. Sono invece numerosi i DOC tra cui i più famosi sono L’Alcamo, il Marsal, il Catarrato, l’Inzolia, il Grecanico, il Nero d’Avola.
Per accompagna i dolci sono ottimi i passiti, il Moscato o le Malvasie tipiche dell’Isola.
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