Ad agosto tutti a Mammola (RC) per la sagra dello Stocco
Ogni anno il 9 di agosto, a Mammola (RC) si svolge la Sagra dello Stocco (pescestocco o stoccafisso) cucinato in vari modi secondo le tradizionali ricette mammolesi: stocco alla mammolese, stocco e fagioli, stocco fritto, frittelle di stocco, ravioli ripieni di stocco, fusilli o bucatini con il sugo di stocco ecc. Tradizione vuole che, per regalare agli avventori gli antichi sapori del passato, le varie pietanze vengano servite in tegami di terracotta chiamati tianeji.
La Sagra dello Stocco di Mammola
La sagra, che ha inizio normalmente intorno alle 18, si svolge lungo le stradine dell’antico Borgo medievale mammolese, che, nella cornice naturale offerta dai bei portoni dei palazzi nobiliari e le piccole chiesette antiche del centro storico, per l’occasione si veste di colori, sapori e suoni.
Affiancano le bancarelle del cibo numerosi stend di prodotti tipici ed artigianali. Ai vari angoli del centro si possono ammirare le variopinte mostre di artisti locali ed apprezzare la musica degli artisti che si esibiscono in strada con canti e balli tradizionali per accompagnare la sagra fino a quando la sera cede il passo alla notte.
Per la sua tipicità, la Sagra dello Stocco è tra le più importanti manifestazioni di gastronomia della Calabria e d’Italia e richiama ogni anno migliaia di turisti nostrani e stranieri.
Approfondimenti e curiosità
Il consumo dello stocco nasce e si afferma nella cultura rurale. Alimento economico ed al tempo stesso ad alto valore energetico, lo stocco veniva offerto ai braccianti in occasione dei lavori più duri da affrontare in campagna.
Oltre alle sue già citate caratteristiche nutrizionali questo alimento è considerato, dagli abitanti Mammola, uno stimolatore naturale di latte materno il che ne determina un largo consumo da parte delle puerpere e costituisce un alimento primario nell’alimentazione dei neonati.
E’ il piatto che si consuma più frequentemente il Venerdì Santo e la Vigilia di Natale ed è tradizione locale quella di usarlo come regalo: molti emigrati, al rientro delle ferie, portano lo stocco sia per regalo che per consumo personale.
Grazie alle sue sproprietà alimentari nonchè alla sua straordinaria versatilità in cucina lo “Stocco di Mammola“, è diventato, nel tempo, il piatto tipico locale ed uno dei piatti tra i più importanti della Calabria.
Stoccafisso o Baccalà?
Sia il baccalà che lo stoccafisso sono prodotti della lavorazione del merluzzo atlantico, Gadus morhua, un pesce che vive soprattutto nei mari freddi dell’emisfero settentrionale.
Fino dal medioevo i pescatori baschi, quando si spingevano nei freddi mari nordici alla ricerca delle balene (che all’epoca erano molto apprezzate), si cibavano di merluzzo che, via via che veniva pescato, veniva decapitato e posto sotto sale per essere conservato. I Vichinghi, invece, fin dal X secolo conservavano il merluzzo seccandolo ai freddi venti del nord. La differenza tra il baccalà e lo stoccafisso deriva dai due diversi metodi di conservazione dello stesso pesce: il merluzzo.
Il baccalà salato è proprio della cultura mediterranea, dove il sale è abbondante e viene utilizzato come metodo di conservazione fin dai tempi antichi. Lo stoccafisso secco viene invece dal nord dell’Europa dove, scarseggiando il sale, l’essiccazione e la conservazione dei pesci viene fatta sfruttando i freddi venti scandinavi. L’affermazione del baccalà e dello stoccafisso in Europa è dovuta in gran parte alla chiesa cattolica che vieta il consumo di carne nei giorni di astinenza e questi due prodotti erano il mezzo più economico, e più accessibile per coloro che abitavano nelle zone interne, per rispettare i precetti religiosi.
Come arrivare a Mammola:
– Autostrada A3 SA-RC svincolo Rosario, S.G.C. Jonio-Tirreno (Rosarno-Gioiosa)
uscita Mammola;
– dalla S.S. Jonica 106-E90, S.G.C. Jonio-Tirreno uscita Mammola;
– dalla SP5 ex SS. 281 Marina di Gioiosa J-Rosarno.
Informazioni:
Pro Loco Mammola Via Mulino 89045 MAMMOLA (RC)
sito: www.prolocodimammola.it
e-mail: prolocomammola@virgilio.it
Tel.: 339.2955629