Archeologia antica e mura megalitiche nel Lazio
Il Lazio è ricco di fantastici siti archeologici sparsi sul tutto il suo territorio. Qui è possibile visitare un centinaio circa di mete turistiche di indiscusso splendore. L’Archeologia nel Lazio offre agli amanti della storia e del bello tante destinazioni tra cui scegliere. Sono tanti sia i siti di epoca Romana che le mete di Archeologia Etrusca. Lungo tutto il territorio della regione si possono ammirare i resti di vie basolate (le strade costruite dagli antichi romani), ponti e acquedotti. I Musei Civici Archeologici di questa regione sono tutti di rilevanza nazionale per le significative testimonianze simbolo dello splendore che nei secoli ha reso ricca e potente questa terra.
Archeologia antica e mura megalitiche nel Lazio
I siti collinari della regione sono tra i più ricchi di reperti dell’era antica. Qui in particolare è possibile ammirare le enormi mura, di grande spessore, che cingevano gli abitati. Le mure megalitiche sono state realizzate con enormi blocchi di pietra locale, tufo o calcare. Tutti irregolari, alcune volte di forma poligonale, sono addossati l’uno sull’altro, senza l’utilizzo di malte.
Questa architettura si é sviluppata nel Lazio meridionale ed è un insieme archeologico di costruzioni protostoriche, terrazzamenti e realizzazioni difensive. Si tratta di opere grandiose che furono attribuite in passato ai mitici ciclopi. Oggi la loro edificazione viene fatta risalire ad un’epoca incerta a cavallo tra la Cultura laziale e l’età arcaica, tra il VII ed il II secolo a.c.
Le mura furono innalzate intorno al VI e V secolo a.C. e raggiunsero enormi grandezze. Gli studiosi si interrogano ancora oggi sul perché di questa grande estensione muraria considerati i pochi abitanti dell’epoca. Una motivazione si ritiene data dal fatto, che servissero a proteggere le aree di culto. Ma possono essere molteplici i motivi legati all’impiego di queste opere. Ad esempio, esigenze di difesa o la delimitazione dei confini delle diverse città.
Queste grandi mura portano a noi una testimonianza fondamentale della maestria che le popolazioni di questo periodo storico avevano sviluppato nell’arte del costruire. Le tecniche di costruzione delle mura ciclopiche si sono certamente evolute nel tempo lasciando chiare tracce dei diversi stili dietro visibili anche ai giorni nostri.
Le quattro fasi di evoluzione delle mura megalitiche nel Lazio
Oggi identifichiamo tra i resti a noi pervenuti le diverse fasi di costruzione di mura quadrate fatte di blocchi di parallelepipedi sovrapposti. Le prime due fasi sono simili tra loro. Presentano blocchi grezzi sovrapposti tra loro e si differenziano per l’uso di pietre poste tra i diversi blocchi come puntelli nella seconda fase. Nella terza fase la tecnica costruttiva imita i modelli della Grecia coloniale e continentale. Verso la fine del II secolo a.c. la tecnica cambia arrivando alla quarta e ultima fase anche definita come autenticamente romana.
Questa nuova tecnica, si basa su un getto di muratura a secco rivestito da tufi non perfettamente piramidali la cui faccia si trova verso l’esterno. Una tecnica che sarà poi ulteriormente perfezionata nel tempo con l’utilizzo di tufi perfettamente squadrati. Un’ulteriore miglioramento si avrà con l’introduzione dei laterizi, materiali più leggeri ed economici.
Con Tiberio prenderà vigore e si affermerà quest’ultima fase costruttiva che diverrà definitiva sotto Diocleziano. Proprio di Diocleziano è la villa sulle rive del lago di Paola costruita con tufi perfettamente squadrati.
Per un itinerario alla ricerca di Archeologia antica e mura megalitiche nel Lazio segnaliamo di seguito le località più autorevoli della regione:
– Ferentino
– Norma
– Praneste
– Alatri
– Terracina
– Arpino
– Cori
– Segni
– San Felice Circeo
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